BENVENUTI

Benvenute e bevenuti su questa piccola isola, dove sono disseminati indizi e tracce.
A ognuno di noi, la scelta e l'impegno della scoperta che porta a un progetto, a una storia, a un evento, comune e allo stesso tempo personale.

Buon viaggio ai viaggiatori e ai curiosi della vita


STORIE DI LOG OUT

...O per meglio dire "siccome può accadere talvolta, che ciò che ci accade non accade solo a noi, forse vale la pena di scriverlo e farlo diventare patrimonio di tutti ."
Questo è un luogo per raccogliere le esperienze di quanti, forse,
si sono sentiti diversi in un mondo virtuale di omologati, decidendo di non poter pagare il dazio nè di voler cambiar nulla di ciò che per altri funziona bene così... ma semplicemente sentono possibile parlarne ... Speriamo di avere tra gli ospiti molti di voi abitanti ed ex abitanti del mondo virtuale che ci ha visti viaggiatori ignari e speranzosi di trovare la realizzazione di un sogno. Ci piacerebbe avere ospiti anche avatar di ''fama'' i quali sapranno parlarci della loro esperienza di immersione cosi totale. Vivere una vita virtuale costa tempo.

QUESTO BLOG E' STATO CREATO IL 1 MAGGIO 2010

Per pubblicare la storia, anche anonima, del vostro log out o del vostro stay-in o in-and-out scriveteci qui:

secondlifevsreallife@gmail.com




domenica 16 maggio 2010

LA NARCOSI DEL REALE (lettera di Simo)

PUBBLICO QUESTA ESPERIENZA CHE MI SEMBRA SIGNIFICATIVA E DELLA QUALE CONDIVIDO MOLTE PARTI COME MIE STESSE PARTI. NON POSSO CHE AUGURARE A SIMO DI RITROVARE QUESTO STESSO CORAGGIO OGNI GIORNO A VENIRE, SPINTA DALL'ENERGIA CHE SICURAMENTE DERIVA DAL SENTIRE COME UNA GRANDE VITTORIA IL PROPRIO LOG OUT.
"Uscendo da Second Life mi sono accorta di quante cose ho trascurato in questi anni, non era vero che riuscivo a seguire tutto, me lo dicevo ma in realtà non era così e adesso vedo le voragini che la mia assenza in famiglia ha causato. a cominciare dalle piccole cose, come la casa che è metafora di tante altre, il corpo, gli affetti. La mia casa, la mia vita, avevo affidato le pulizie della casa alla classica signora del giovedì, pagandola profumatamente affinchè mantenesse ordine , era un ordine apparante ma io non me ne accorgevo presa soltanto dalla necessità di illudermi che tutto andasse bene anche senza di me. Lei puliva, ma in realtà era una pulizia superficiale, che non cerca gli angoli che non profuma di pulito, e così dopo tre anni, mi sono accorta quanto la mia casa, la mia bellissima casa, fosse diventata grigia, senza ossigeno, senza amore, ho dovuto rimboccarmi le maniche e più metto mano e più mi accorgo di quante cose ho trascurato, rivedo i miei angoli bui, rivedo la mia relazione con la mia vita reale, ed è come se tutto fosse più faticoso, più danneggiato. E' dura ma rimproverarmi non serve, serve invece un atto di coraggio e di amore. Perchè se mi rimproverassi mi sentirei spinta verso l'autopunizione, mortificarmi non serve anzi sarebbe un nuovo alibi alla fuga. Devo temere il rimprovero più di Second Life stessa, perchè è alla base della ricerca di narcosi che mi spingerebbe nuovamente nell'illusorio metaverso. Quando ho cercato la narcosi. ho cercato il sollievo ad una veglia che evidentemente mi estenuava, ho cercato il sollievo alla vita rifugiandomi nel sogno, ma la vita rispunta fuori e ciò che faceva male è sempre lì, forse più doloroso di prima, non serve narcotizzare, ma vivere con coraggio guardando ciò che fa male e affrontandolo. Ciò che mi fa male oggi è aver scoperto che non ho mai imparato a dimostrare amore, non è un alibi il fatto che non mi sia stato mai insegnato, non deve esserlo. Oggi so che ogni ambito della mia vita reale ha risentito di questa mia incapacità. Eppure in Second Life qualcosa l'ho imparato. Ho capito che ho amato la mia avatar come non ho mai amato me stessa, l'ho resa essenza stessa della mia estetica l'ho resa un essere morale facendola diventare un ritratto di Dorian Gray al contrario, ho amato le mie creazioni più di quanto abbia mai amato ogni altra cosa fatta in passato. Questo amore l'ho riconosciuto nell'impegno, nella passione con cui ho fatto ogni cosa dentro Second Life. Oggi posso dire che se prima la frase "l'amore si misura coi  fatti" era per me solo un luogo comune scontato, oggi so quanto in quella scontatezza fosse nascosta l'ignoranza, ignoravo il senso profondo di quella frase. perchè dietro ogni fatto che esprime amore, c'è necessità di tempo, pazienza attenzione, passione, tutto ciò io l'ho dato al mio mondo virtuale, ma ho anche imparato di possederlo io stessa riconoscendo finalmente la forma del dare."

3 commenti:

  1. ti ringrazio di aver pubblicato il mio post, spero che il vostro blog nel tempo raccolga molte esperienze e si faccia luogo di dibattito perchè ce n'è molto bisogno, conosco personalmente molte donne che oggi sono com'ero io vittime del loro bisogno di narcosi. ti ringrazio anche del tuo commento di apertura, ed hai ragione nel dire che si può trarre un grande coraggio nel riconoscere la forza dimostrata nel proprio log out. IO NE SONO FUORI- IO SONO FORTE- IO SONO CAPACE DI VIVERE CON FORZA E CORAGGIO- IO SONO CAPACE DI RICONOSCERE IL PIACERE- ecco cosa c'è dietro il mio log uot.

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  2. SIMO!!! GRAZIE A TE! E BUONA VITA...REALE OVVIAMENTE!

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  3. Ti ringrazio anch'io Simo, la tua lettera fa emergere delle verità anche mie. Dolorose ma inesorabili così come è la consapevolezza che ti impedisce di tornare alla narcosi.
    Sei la benvenuta! Aiutaci a diffondere e a raccogliere testimonianze.
    Ti abbraccio
    Bianca

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