BENVENUTI

Benvenute e bevenuti su questa piccola isola, dove sono disseminati indizi e tracce.
A ognuno di noi, la scelta e l'impegno della scoperta che porta a un progetto, a una storia, a un evento, comune e allo stesso tempo personale.

Buon viaggio ai viaggiatori e ai curiosi della vita


STORIE DI LOG OUT

...O per meglio dire "siccome può accadere talvolta, che ciò che ci accade non accade solo a noi, forse vale la pena di scriverlo e farlo diventare patrimonio di tutti ."
Questo è un luogo per raccogliere le esperienze di quanti, forse,
si sono sentiti diversi in un mondo virtuale di omologati, decidendo di non poter pagare il dazio nè di voler cambiar nulla di ciò che per altri funziona bene così... ma semplicemente sentono possibile parlarne ... Speriamo di avere tra gli ospiti molti di voi abitanti ed ex abitanti del mondo virtuale che ci ha visti viaggiatori ignari e speranzosi di trovare la realizzazione di un sogno. Ci piacerebbe avere ospiti anche avatar di ''fama'' i quali sapranno parlarci della loro esperienza di immersione cosi totale. Vivere una vita virtuale costa tempo.

QUESTO BLOG E' STATO CREATO IL 1 MAGGIO 2010

Per pubblicare la storia, anche anonima, del vostro log out o del vostro stay-in o in-and-out scriveteci qui:

secondlifevsreallife@gmail.com




sabato 29 maggio 2010

AGLI AMICI LASCIATI IN SECOND LIFE


Io ho lasciato S.L. perchè questioni improvvise e gravi nella mia vita reale, mi hanno completamente distolta dal mondo virtuale, non posso dire quindi che il mio sia stato un log out dovuto a chissà quali forme di fuga o rifiuto, semplicemente ho dovuto dare priorità ad altro, ciò non di meno, dopo esserne uscita mi sono accorta di quanta dipendenza avessi sviluppato verso quel mio modo d'essere, non tanto verso sl quanto proprio dipendenza del mio modo di vivere, infatti, anche se non posso dire di aver provato astinenza, nostalgia, difficoltà a non loggare eccetera, ho comunque fatto una gran fatica a ritrovare un ritmo quotidiano efficiente, era come se fossi disabituata alla realtà, mi stancavo facilmente, ero impigrita. Non mi ci è voluto troppo tempo per recuperare, comunque, è stato come ricominciare a far palestra dopo anni di inattività, non che mi sia ritrovata le gambe piene di acido lattico, ma ho piuttosto dovuto riesercitare una forma di disciplina mentale, per sforzarmi di ritrovare la mia abituale tempra alla vita. A volte mi capita di rientrare in second life, lo faccio molto meno oggi perchè generalmente quando penso di entrare mi accade di provare una strana sensazione di saturazione, come di stanchezza. Ho capito che quel mondo mi chiudeva troppo, e quindi oggi che ho deciso di non voler più perdere la gestione della mia vita reale, l'idea di disperdere in S.L. le mie energie mi fa provare stanchezza. Quindi anche se le mie serate sono tornate vuote esattamente com'era prima di conoscere sl, non mi viene spesso la voglia di loggare, piuttosto mi leggo un libro o seguo un po' di cronaca qui in rete. Ma a volte la sensazione di stanchezza è minore e quindi anche se mi accorgo quasi di impormelo, loggo in sl. Perchè lo faccio? credo che sia perchè in qualche nostalgico modo non riesco ad accettare veramente di aver tagliato completamente i ponti con le tante persone che in quel mondo ho conosciuto e quindi ho voglia di farmi di pixel per loro, e entrare a trovarli. La prima volta che mi è capitato di rientrare, dopo settimane, ho prestato molta attenzione alle sensazioni che avevo, paragonandole con il mio primissimo ingresso che risale oramai a più di 3 anni fa, quella volta tutto era misterioso, i suoni in cuffia (allora non c'era il voice, ma un audio ambientale) erano inquietanti, io ero una neofita assoluta del web e quindi ancor più tutto mi appariva quasi insidioso, ricordo che avevo paura che il mio pc potesse prendere dei virus, e quindi ero cauta in ogni click del mouse, per contro il pensiero che gli altri pupazzi che vedevo girare fossero persone come me rendeva tutto estremamente afasciante, quindi misi da parte la paura a favore del più allettante sentimento di curiosità. In occasione del rientro invece, tutto aveva un sapore di abbandono, evidentemente era il mio abbandono che aleggiava su tutto. Questo mi ha fatto capire due cose, la prima è che come sempre nel mio passato sentivo l'esperienza finita, vissuta fino in fondo, gustata, digerita, assimilata, e potevo passare ad altro, la seconda è che potevo accorgermi di questa sensazione di superamento solo grazie al fatto che ero DOVUTA USCIRE e questa seconda cosa ho capito che rappresentava la vera insidia che avevo corso, infatti se fossi rimasta dentro probabilemnte non mi sarei ancora accorta di quanto questa esperienza fosse oramai giunta al termine per me, stando dentro infatti coinvolta in sempre nuovi progetti, non avvertivo la saturazione. Mi sono domandata il perchè di questo ed oggi credo di potermi dare una risposta. Nella mia vita, io ho sempre agito in questo modo, credo faccia parte della mia natura più profonda, quando comincio qualcosa, qualsiasi cosa, sia essa materiale o relazionale io la vivo fino in fondo, devo girarla rigirarla, masticarla a lungo, sentirne il sapore nutrirmene farne esperienza e crearmi di essa una radice di coscienza, quando ciò si compie io ho sempre saputo di essere pronta ad altro. Questo processo però  ha sempre poggiato sulla realtà oggettiva, tangibile, la realtà organolettica, la coscenza che ricavavo era frutto di una elaborazione compiuta in me su tre piani esperenziali, uno sensoriale uno emotivo ed uno intellettivo. In S.L. questo processo era impossibile da farsi perchè ne mancano le componenti essenziali, non voglio dilungarmi sulla mistificante percezione sensoriale che avviene in una dimensione di pixel, perchè credo sia una cosa molto dibattuta, l'udito in cuffia che penetra, pervade intimamente, il tatto il gusto l'olfatto inesistenti, la vista illusoria, i sensi sono per noi fondamentali e in second life sono inutili se non fuorvianti, voglio invece cercare di essere chiara sul punto che trovo essenziale, ovvero che stando dentro sl, nessuno potrà mai veramente acquisire una esperienza reale di quella dimensione, quindi non potrà mai averene piena totale coscienza , intendendo con coscienza la rielaborazione emotiva ed intellettuale dell'esperienza organolettica, quella coscienza che diventa patrimonio di crescita per chiunque. Credo sia questa la ragione per cui stando dentro sl non ero consapevole di aver saturato quell'esperienza, perchè la mia mente non potrà mai averne piena coscienza.

1 commento:

  1. Leggendoti nella ultima parte di questo post mi fai 'ri-conoscere' una parte di me. Un concetto così difficile da spiegare a parole. Quando eravamo in sl ci siamo dette un mare di cose e con quelle cose abbiamo fatto crescere i nostri avatar, sembra una follia lo so. E in questa follia mi sento di dire che probabilmente sono proprio loro, gli avatar, che sono voluti uscire. Uscendo hanno chiuso il loro compito verso di noi, le vere noi, insegnandoci che di puo imparare anche da quella piccola parte di pixels che invece di restare li ci raggiunge insieme alla sua esperienza.

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