I still don’t understand.
Here (in Second Life nda), you have the power to be whatever you want. To build things that are impossible to build in organic life. Yet, I see around the usual gorgeous pimped bitchy ladies, the boring bonehead mr. muscles, boring half-human half-animal hybrids and, what it worst, the pathetic struggle of imitating what you call “real life”.
In other words, you have the power to MAKE A REAL BRAND NEW WORLD but you only try to copy what you see around yourself; what you probabilly cannot have in your RL.
SL is such a powerful medium to expand the human creativity but humans are so engulfed in their suffocating poorness and limited views that made a brothel out of SL, confirming the awful ability to rot everything that get in touch.
I hate you.
THEY GAVE YOU FREEDOM AND YOU USED IT TO BUILD A CAGE.
Un percorso di consapevolezza? Questo blog è aperto a tutti gli avatars, ex e non, che vogliono parlare della loro esperienza interiore vissuta in Second Life. Il contraddittorio è il benvenuto.
BENVENUTI
Benvenute e bevenuti su questa piccola isola, dove sono disseminati indizi e tracce.
A ognuno di noi, la scelta e l'impegno della scoperta che porta a un progetto, a una storia, a un evento, comune e allo stesso tempo personale.
Buon viaggio ai viaggiatori e ai curiosi della vita
STORIE DI LOG OUT
...O per meglio dire "siccome può accadere talvolta, che ciò che ci accade non accade solo a noi, forse vale la pena di scriverlo e farlo diventare patrimonio di tutti ."
Questo è un luogo per raccogliere le esperienze di quanti, forse,
si sono sentiti diversi in un mondo virtuale di omologati, decidendo di non poter pagare il dazio nè di voler cambiar nulla di ciò che per altri funziona bene così... ma semplicemente sentono possibile parlarne ... Speriamo di avere tra gli ospiti molti di voi abitanti ed ex abitanti del mondo virtuale che ci ha visti viaggiatori ignari e speranzosi di trovare la realizzazione di un sogno. Ci piacerebbe avere ospiti anche avatar di ''fama'' i quali sapranno parlarci della loro esperienza di immersione cosi totale. Vivere una vita virtuale costa tempo.
QUESTO BLOG E' STATO CREATO IL 1 MAGGIO 2010
Per pubblicare la storia, anche anonima, del vostro log out o del vostro stay-in o in-and-out scriveteci qui:
secondlifevsreallife@gmail.com
Questo è un luogo per raccogliere le esperienze di quanti, forse,
si sono sentiti diversi in un mondo virtuale di omologati, decidendo di non poter pagare il dazio nè di voler cambiar nulla di ciò che per altri funziona bene così... ma semplicemente sentono possibile parlarne ... Speriamo di avere tra gli ospiti molti di voi abitanti ed ex abitanti del mondo virtuale che ci ha visti viaggiatori ignari e speranzosi di trovare la realizzazione di un sogno. Ci piacerebbe avere ospiti anche avatar di ''fama'' i quali sapranno parlarci della loro esperienza di immersione cosi totale. Vivere una vita virtuale costa tempo.
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Visualizzazione post con etichetta Riflessioni. Mostra tutti i post
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mercoledì 12 maggio 2010
Considerazione amara su Second Life
venerdì 7 maggio 2010
Dal blog di OPENSOURCE OBSCURE
Isolarsi e perdere il contatto con la realtà. È un problema dei mondi virtuali?
30 gennaio 2010
by Opensource ObscureFin dai tempi più remoti, l’uomo si isola completamente da quello che lo circonda.
Fugge, pur senza spostarsi. Con l’ausilio di strumenti che si è costruito si rifugia, per ore o anche per giornate intere, in mondi di fantasia. Viaggia in città ormai scomparse dalla faccia della terra, incontra persone che non esistono, vive storie mai accadute.
A seconda degli strumenti usati, questo viene chiamato essere appassionati di Letteratura, di Cinema e di Poesia.
Al giorno d’oggi, nessuno ritiene una cosa strana e pericolosa leggere dei romanzi.
Gli amanti della poesia non sono considerati intrinsecamente dei falliti, ma persone con sensibilità e senso dell’estetica.
Gli appassionati di cinema non buttano via la loro vita durante la proiezione di un film, bensì aumentano la loro cultura.
Se però lo strumento usato è un software che simula un ambiente tridimensionale, allora
"stai conducendo una seconda e falsa vita”
"rischi di perdere il contatto con la realtà”
“ti estranei da quello che conta davvero”
“vivi in un mondo di illusione”
"stai conducendo una seconda e falsa vita”
"rischi di perdere il contatto con la realtà”
“ti estranei da quello che conta davvero”
“vivi in un mondo di illusione”
C’è davvero differenza fra i mondi virtuali e gli altri media usati dall’uomo per costruire la propria cultura?
Finché rimango libero di scegliere se e come usarli, no.
…........................................................................Opensource chiude il discorso con una dichiarazione forte. Sicuramente Open avrà testato su di se quello che dice ma la stessa frase la ho sentita/letta molte volte, il problema è proprio questo .Una dichiarazione classica che abbiamo sentito fare ai tossicodipendenti in fase ''attiva'' (non intendo con questo accusare Opensource naturalmente) Qualche giorno fa leggevo su un altro blog alcune considerazioni sui reali fruitori di sl, pochi si diceva, coloro che non sono in trappola. Ho pensato, che Opensource fosse uno dei pochi reali fruitori non-in-trappola. Open è noto nella parte italiana e molto stimato sono certa che comprenderà l'importanza di approfondire il concetto ''finchè rimango libero di scegliere se e come usarli, no'' . Credo che tutti usino questa frase tipo ma quasi nessuno vada alla verifica. Troppo facile troppo retorica, una di quelle frasi ''di chiusura' quelle che stoppano ogni replica. Ma non è cosi. La cosa stupefacente è che nessuno prova ad approfondire, con se o con altri, forse fa paura conoscere la vera risposta. E qui si nasconde il sommerso mondo dei bisogni di fuga. Infatti non se ne parla. Proviamo a pensarci.
Bianca
mercoledì 5 maggio 2010
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